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Il biologo William Jordan non è mai stato un grande amante degli animali e ha sempre guardato con una certa sufficienza coloro che smaniano per ogni batuffolo di pelo, fino al giorno in cui un gatto attira la sua attenzione con un ammiccamento e uno sbadiglio, per condurlo in un viaggio verso terre esotiche, mondi sconosciuti e scoperte fantastiche. Mentre il loro legame diventa più profondo, il gatto inizia a star male, e lo scienziato deve fare i conti con un dolore imprevisto, che lo porterà a un'importante conclusione scientifica: ai nostri neuroni non importa se colui che amiamo è un animale o un uomo, il meccanismo è lo stesso. Memoir, romanzo, trattato di biologia, Un gatto di nome Darwin è ormai un classico della letteratura scientifica, un libro emozionante sull'imprevedibile, ma scientificamente spiegabile, incontro tra l'uomo e l'animale.